Per i manager retribuzioni in crescita ma sale il peso della parte variabile.

Retribuzioni in crescita per il top management delle società quotate alla Borsa di Milano. Ma nella compensation di queste figure apicali aumenta il peso della componente variabile, sempre più legata ai risultati raggiunti. Mentre tra gli incentivi non monetari, le stock grant superano per la prima volta le stock option. È quanto risulta dal Rapporto Executive Compensation di OD&M Consulting, società di consulenza di Gi Group specializzata in indagini retributive. Lo studio ha analizzato per il settimo anno consecutivo la remunerazione per il 2015 del top management di 140 sulle 234 società di Piazza Affari, per un totale di 2.364 profili remunerativi presi in considerazione tra membri del CdA (amministratore delegato, presidente, amministratori esecutivi e non esecutivi), direttori generali e altri dirigenti con responsabilità strategiche.

Secondo il rapporto, a registrare l’incremento più sensibile quest’anno é la figura dell’ amministratore delegato. Rispetto al 2014, la remunerazione totale annua (RTA) media dell’Ad è cresciuta dell’11,4%, trainata soprattutto dall’incremento della parte variabile che ha visto un aumento del 26,2% a fronte di un aumento del 3,9% per le componenti fisse. La tendenza si conferma anche per i ruoli di presidente e dei dirigenti con responsabilità strategiche, per i quali le RTA sono cresciute rispettivamente del 2% e 3,5%, con la parte variabile in espansione del 13,3% e 10,1% a fronte di una componente fissa sostanzialmente stabile.

Risultano invece in controtendenza le remunerazioni del direttore generale, la cui crescita è principalmente dovuta all’aumento della componente fissa, che aumenta dell’8,8% a fronte di un calo del 5% nella parte variabile. (R.San.)

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FONTE: ilsole24ore.com